Tosse nervosa: cos'è e perchè viene

Cos’è la tosse nervosa?

La tosse è uno strumento che il nostro corpo ha a disposizione per proteggere le vie aeree da agenti infettivi; ne esistono diverse tipologie e una di queste viene definita nervosa, idiopatica o psicosomatica. La diagnosi spesso arriva per esclusione: quando nella persona la tosse perdura cronicamente per più di 4 settimane, dopo test e analisi negativi per altre patologie (quali reflusso, asma, broncopneumopatia…) e cure tradizionali inefficaci, si prende in considerazione la componente psicosomatica e si parla di tosse nervosa o psicogena.

Quali sono le caratteristiche della tosse nervosa?

Come per altre patologie il primo obiettivo è quello di compiere una diagnosi differenziale rispetto alla tosse come sintomo correlato ad altre condizioni mediche. La tosse nervosa ha alcune caratteristiche specifiche:

  • È cronica, ovvero si potrae nel tempo almeno oltre le 4 settimane, ma talvolta perdura per mesi o anni
  • È una tosse non produttiva, ma rumorosa, potremmo definirla “abbaiante”
  • È persistente, ripetitiva e intrusiva, ma ha un andamento altalenante (in alcuni momenti può essere più presente in altri meno)
  • Inficia le normali attività quotidiane e gli scambi relazionali con gli altri, peggiorando la qualità di vita
  • Non è esacerbata dall’esercizio fisico
  • Scompare durante la notte
  • Non risponde a terapie farmacologiche
  • Spesso colpisce bambini e adolescenti, ha un picco tra gli 8 e i 14 anni, ma può colpire anche gli adulti

Quali sono le cause della tosse nervosa?

L’origine della tosse nervosa è multifattoriale e per questo può apparirci così misteriosa. Secondo la prospettiva psicosomatica attraverso una alterazione della normale fisiologia, la persona può esprimere uno stato di disagio, una difficoltà di regolazione delle proprie emozioni, un malessere di cui a volte non è neppure così consapevole.

Ad esempio negli studi su bambini e adolescenti, la tosse nervosa si manifestava in presenza di uno stress sociale, legato al rendimento scolastico o alla vita con in compagni. Negli adulti invece era correlata a stati di ansia, di burn-out, di depressione oppure il sintomo talvolta era presente in comorbilità a vere e proprie forme psicopatologiche come disturbi d’ansia o disturbi ossessivo-compulsivo.

Aspetti relazionali della tosse nervosa

La tosse nervosa può avere almeno due connotazioni relazionali. Una persona che purtroppo sente di dover tossire interrompe più volte il suo parlare: la tosse nervosa permette di frammentare la comunicazione fino quasi a renderla impossibile.

Quando intratteniamo una conversazione intima oppure il cui contenuto può risultare scomodo, attivatore di un senso di vulnerabilità e insicurezza, nel mondo emotivo interno si generano paura, ansia, disagio, o persino rabbia o tristezza.  La gola può seccarsi per effetto delle nostre emozioni espresse a livello corporeo, la voce cambia, le parole escono a spizzichi e bocconi oppure dobbiamo proprio fermarci e rimandare la conversazione.

Un secondo aspetto relazionale della tosse nervosa è quello di richiamare l’attenzione degli altri su di sé, generando anche una sorta di attesa negli altri, che devono aspettare le mie parole interrotte dalla tosse.

Quando una persona soffre di tosse nervosa ha in un modo inconsapevole il bisogno di accettarsi che gli altri la stiano ascoltando, che siano lì presenti per lei e disponibili ad accoglierla. Chi tossisce teme di non risultare sufficientemente interessante, chiede una forma di rassicurazione e di conferma del proprio valore ai suoi interlocutori ed esprime in una maniera che vive come più accettabile il proprio bisogno di affermarsi agli altri o sugli altri.

Il meccanismo psicosomatico del sintomo va sempre contestualizzato nella storia di vita della persona, per scoprire a partire da queste ipotesi più generiche il vero senso individuale della tosse nervosa.

Psicoterapia e tosse nervosa: sintomi, problemi e libertà

Durante un percorso di psicoterapia, la persona che soffre di tosse nervosa può andare alla scoperta dei fattori coinvolti nell’origine del suo sintomo, può apprendere strumenti psico-corporei di regolazione delle proprie emozioni e liberarsi da quel fastidioso tossire.

A volte il sintomo di una persona può diventare il problema di un’altra. La terapia non aiuta solo chi ha il sintomo, ma anche chi lo subisce: una volta ho conosciuto in un percorso di terapia un ragazzo che aveva una madre affetta da tosse nervosa. Durante i colloqui psicoterapeutici il ragazzo è riuscito a mettere a fuoco come il sintomo della madre fosse costruttore e simbolico di un particolare schema relazionale tra lui e la madre. La persona si sentiva costretta ad essere accogliente, rispettoso e sintonizzato sui ritmi della madre, ma così aveva imparato ad accantonare i propri bisogni, non solo nei confronti della madre, ma in generale nelle sue relazioni con gli altri. Nel suo mondo interno erano presenti grandi vissuti di rabbia e di tristezza che non trovavano possibilità di essere pensati e rielaborati. Nel percorso psicoterapeutico si impara a lavorare su di sé, su come costruirci un nostro benessere, uscendo da quella aspettativa magica “se gli altri cambiassero, io starei meglio”.

Bibliografia

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