“Bruciati” dal lavoro: la sindrome del Burnout.

“Bruciati” dal lavoro: la sindrome del Burnout.

Se ne parla ora sempre più spesso e c’è più consapevolezza circa lo stress lavoro- correlato.. ma cos’è davvero la sindrome del Burnout, come è stata scoperta e come è possibile capire se si sta soffrendo di questa condizione?

La sindrome del burnout è una risposta a fattori di stress interpersonali cronici sul lavoro e può essere definita come “un’esperienza di esaurimento fisico, emotivo e mentale, causata dal coinvolgimento a lungo termine in situazioni emotivamente demandanti” ed è stata classificata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “fenomeno occupazionale” nell’International Classification of Diseases 11th revision (ICD-11) (WHO 2020). 

Il termine viene coniato per la prima volta da Herbert Freudenberger nel 1974 per descrivere l’esaurimento emotivo, la stanchezza e la perdita di motivazione e impegno nel campo della riabilitazione delle tossicodipendenze. Il fenomeno è stato successivamente approfondito da Maslach e Jackson (1981), che hanno identificato tre componenti fondamentali: sentimenti di inefficienza, esaurimento emotivo e depersonalizzazione. 

I sentimenti di inefficienza (diminuzione dell’auto-realizzazione) rappresentano la percezione di una diminuzione delle prestazioni lavorative, dell’adattabilità, della soddisfazione e della produttività. L’esaurimento emotivo indica la mancanza di energia e la sensazione di stanchezza nello svolgimento delle attività ed è identificabile come stanchezza fisica, mentale ed emotiva persistente. Infine, la depersonalizzazione è caratterizzata dalla tendenza a separarsi dagli altri, a diventare privi di sentimenti e con modi cinici e freddi, e ad avere reazioni ostili nei confronti di colleghi e pazienti.  

La combinazione di queste tre caratteristiche può portare a una significativa sofferenza individuale e a una compromissione dell’efficacia lavorativa. 

Nel 1996, per descrivere il proprio vissuto di burnout un’assistente sociale spiegava: «Quando cerco di descrivere ad altri la mia esperienza, uso la metafora della teiera. Come una teiera, ero sul fuoco e l’acqua bolliva; lavoravo sodo per gestire i problemi e fare del mio meglio. Ma dopo vari anni l’acqua era tutta evaporata e tuttavia io ero ancora sul fornello; una teiera bruciata che rischiava di spaccarsi» (Maslach, 1992)

 

Sebbene il burnout possa verificarsi in tutte le professioni, l’esperienza del burnout colpisce più spesso quei lavoratori che devono prendersi cura degli altri e, in effetti, gli operatori sanitari sono più soggetti al burnout. Durante la pandemia, la percentuale di lavoratori sanitari affetti da burnout è salita fino al 37,2% (Batra e colleghi, 2020).

Cosa fare se sospetti di soffrirne o se pensi di conoscere qualcuno che ne soffre?

La consapevolezza e il darsi la possibilità di chiedere aiuto sono il primo passo verso il superamento di questa condizione. Se ti ritrovi o riconosci  qualcuno che conosci e ti è caro in questa descrizione, cercare di parlarne e poi inquadrare meglio la situazione con l’aiuto di un professionista può essere un primo movimento nella direzione giusta. L’accettazione di una situazione di sofferenza spesso non è facile. Il burnout toglie le energie e fa sentire insoddisfatti e spenti, ma si può superare e poi successivamente prevenire con un percorso di cambiamento e comprensione delle dinamiche che hanno portato allo svilupparsi della sindrome e delle risorse personali che si possono mettere in campo per farne fronte. 

I percorsi di psicoterapia presso il nostro centro non solo si prendono cura della sofferenza del momento, ma permettono alla persona di sperimentare e apprendere nuovi modi per prendersi cura di sè in autonomia e prevenire altri episodi di burn out.

Riferimenti

Batra K, Singh TP, Sharma M, Batra R, Schvaneveldt N. Investigating the Psychological Impact of COVID-19 among Healthcare Workers: A Meta-Analysis. Int J Environ Res Public Health. 2020 Dec 5;17(23):9096.

Maslach, S.E. JacksonThe measurement of experienced burnout Journal of Organizational Behaviour, 2 (2) (1981), pp. 99-113,

H.J. FreudenbergerStaff burn-out. Journal of Social Issues, 30 (1) (1974), pp. 159-165

World Health Organization (2020). WHO Director-General’s Opening Remarks at the Media Briefing on COVID-19 – 11 March 2020. World Health Organization