Christmas Blues: la malinconia di Natale

 

Il periodo natalizio ti rende malinconico? Forse soffri del Christmas Blues: scopri cos’è e come vivere serenamente le festività. 

Cos’è il Christmas Blues:

Già a partire da inizio novembre, subito dopo Halloween, siamo circondati da prodotti natalizi nei negozi e pubblicità a tema, arrivando all’accensione di alberi e luminarie man mano che il 25 dicembre si avvicina. Per molte persone questo periodo dell’anno è un momento di gioia e attesa, mentre per altre queste settimane sono caratterizzate da un aumento del livello di stress, di malinconia e tristezza, nonché di irritabilità

In questi casi è possibile che si stia sperimentando il Christmas Blues, una condizione di malessere fisico ed emotivo che accompagna il periodo che precede il Natale fino ad arrivare alla conclusione delle vacanze invernali, a inizio gennaio. 

Il Christmas Blues si distingue però dal Disturbo affettivo stagionale. Il Disturbo depressivo maggiore ricorrente con andamento stagionale (DSM–5; American Psychiatric Association [APA], 2013), infatti, ha un esordio ricorrente, in concomitanza con il periodo autunnale e invernale, non è correlato ad altri fattori stressanti e la remissione avviene solitamente in primavera. 

Il Christmas Blues è invece tipicamente collegato alle festività natalizie e i sintomi che solitamente lo caratterizzano sono:

  • insonnia e iperfagia
  • ansia
  • pensieri negativi
  • tristezza e crisi di pianto
  • anedonia (perdita di interesse o impossibilità di provare piacere nello svolgimento di attività solitamente gratificanti)
  • aumentata irritabilità
  • stanchezza

Perché ci si sente malinconici a Natale:

Il periodo natalizio porta con sé numerosi fattori di stress, che possono impattare negativamente sul benessere individuale. è infatti un momento dell’anno in cui è possibile sentirsi sotto pressione, costantemente invitati a cene, aperitivi, riunioni familiari e così via. Dire di no diventa difficile, anche nei casi in cui ci si sentisse troppo stanchi per partecipare a feste e brindisi o quando non si ha voglia di frequentare alcune persone, siano esse colleghi, amici o parenti. Aumenta inoltre il rischio di sentirsi sopraffatti dagli impegni e dalle spese economiche, incrementando quindi preoccupazioni e pensieri che riguardano questo ambito. 

Il Natale è una festività che tipicamente riattiva la sofferenza connessa a traumi e lutti vissuti in ambito familiare, sia perché ci si sente costretti a trascorrere del tempo in famiglia, sia perché si è maggiormenti esposti a vivere il senso di mancanza di fronte ad una sedia vuota al tavolo del pranzo natalizio.

Dicembre è inoltre un mese che invita a fare il bilancio dell’anno appena trascorso, che non sempre può essere positivo. Ripensare a ciò che si è vissuto può mettere a confronto con delusioni, eventi difficili e vissuti emotivi spiacevoli, che possono andare a minare la rappresentazione positiva di sé e del mondo esterno, degli altri. 

Eventi particolari, come separazioni, lutti recenti, cambiamenti lavorativi, trasferimenti e così via, sono snodi di vita importanti, che possono a loro volta aggiungere un peso a questo periodo già di per sé complesso. 

Tips su come trascorrere delle feste serene:

Come affrontare, quindi, tutte le sfaccettature e la multidimensionalità del Christmas Blues? Ecco alcuni spunti di riflessione dai quali è possibile partire: 

 

  • Cercare il più possibile di vivere il momento presente, accogliendo le emozioni che si provano. Essere malinconici, tristi o arrabbiati non è sbagliato. Anzi, mettersi in ascolto dei propri vissuti interni può dire qualcosa di se stessi, indicando la strada che sentiamo più su misura per noi;
  • proteggersi dalle pressioni esterne e rispettare i propri limiti anche dal punto di vista sociale e relazionale. Riuscire a dire no a eventi sociali che vanno a minare il benessere personale e acutizzano il malessere;
  • identificare il proprio significato da attribuire a questo periodo dell’anno, sentendosi maggiormente in contatto con i propri valori. Se abbiamo la sensazione che per gli altri il Natale sia un periodo dedicato alla gratitudine, alla condivisione e al bilancio dell’anno che si sta concludendo, per noi cosa può significare? Una rinascita, la fine di un anno particolarmente faticoso, un momento di riposo e raccoglimento? Questo aiuta a entrare in contatto e ascoltare aspetti importanti e profondi di sé, dandogli valore;
  • ascoltare i propri tempi interni e i segnali del corpo. Ho bisogno di stare solo? Sento la necessità di riposare? Ho voglia di passare del tempo con gli altri?
  • limitare l’uso di alcolici ai momenti di convivialità, avere un’alimentazione equilibrata e in linea con i propri bisogni. Questo non significa vietare a se stessi la gioia di condividere pasti abbondanti e i sapori tipici del periodo, ma capire che cosa vada nella direzione del proprio benessere personale;
  • prendersi cura del buon equilibrio del ritmo sonno veglia;
  • dedicare del tempo al movimento del corpo, in particolare durante le ore di luce. La riduzione della luce quotidiana nella stagione invernale può infatti avere un impatto sull’umore;
  • utilizzare i social considerando l’effetto che hanno sul proprio stato emotivo, limitandone l’utilizzo laddove incrementino il senso di inadeguatezza e di tristezza.

 

Nel caso in cui i vissuti correlati al Christma Blues non andassero in remissione spontaneamente a seguito del periodo natalizio, è importante chiedere un aiuto per capirne i motivi. Un percorso psicologico psicoterapeutico può infatti aiutare nella comprensione e nella risoluzione di questa condizione.